I problemi d’ansia raccolgono un insieme ampio di disturbi: ansia generalizzata, attacchi di panico, fobie. Questi disturbi possono divenire molto invalidanti e limitare enormemente la quotidianità di chi ne è affetto. In questo articolo verranno presentate le 3 strategie che cronicizzano l’ansia.
Anche se le sindromi che caratterizzano i disturbi possono essere vari, i meccanismi che attivano questo tipo di disturbi hanno origini comuni. Nell’articolo L’origine dell’ansia: i pensieri vengono illustrate le maggiori cause che possono portare ai disturbi psicologici.
Oltre ai meccanismi che danno origine ai disturbi, è bene evidenziare che esistono strategie disfunzionali che le persone utilizzano per fronteggiare l’ansia.
Molto spesso le strategie che le persone utilizzano per diminuire i livelli di ansia tendono a cronicizzare il problema.
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3 strategie che cronicizzano l’ansia
Ecco le 3 strategie che cronicizzano l’ansia:
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Evitamento
Quando si prova ansia, specialmente se in determinate circostanze, molte persone tendono ad evitare le situazioni critiche. Evitare le situazioni ansiogene, porta sicuramente un giovamento immediato. Purtroppo, questa strategia, tende a cronicizzare il problema nel lungo periodo.
Giulio, un giovane sportivo e allegro, ha iniziato a soffrire d’ansia circa sei mesi fa. Le prime volte ha provato ansia andando a fare la spesa in un supermercato. Un giorno, mentre andava nel suo supermercato abituale, ha iniziato a provare molta ansia. Ha pensato che non sarebbe riuscito ad affrontare la situazione ed ha deciso di tornare indietro. Mentre faceva manovra per tornare indietro, si è sentito subito più tranquillo. La settimana successiva, doveva andare comprare del pane per il pranzo. Nell’avvicinarsi al solito supermercato, ha sentito l’ansia montare con più irruenza. Il pensiero di non riuscire si era fatto forte, e ha deciso che ci sarebbe andato in un altro momento.
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Richiesta di rassicurazioni
La seconda delle 3 strategie che cronicizzano l’ansia è la ricerca di continue rassicurazioni. Le ricerca di rassicurazioni può manifestarsi nel porre continuamente domande ad altre persone. Non è raro che le persone pongano le stesse domande alle stesse persone (o a persone differenti) perché ricevere risposte rassicuranti dona un senso di pace e diminuisce i livelli d’ansia. La ricerca di rassicurazioni si manifesta anche con il bisogno di avere qualcuno vicino nelle situazioni ansiogene.
Dopo aver evitato diverse volte di andare al supermercato, Giulio ha notato che la sua paura era aumentata e si è convinto che non ci sarebbe più riuscito. Il desiderio di andare a fare la spesa, lo ha portato a chiedere alla moglie di accompagnarlo. Nell’andare insieme al supermercato, il giovane ha sentito che i suoi livelli di ansia erano molto gestibili. Ciò lo ha tranquillizzato ulteriormente. La settimana successiva, sapendo di dover andare al supermercato per alcuni acquisti, ha chiesto alla moglie di accompagnarlo. Ogni volta che affrontava la situazione ansiogena con la vicinanza della moglie si sentiva rassicurato e l’ansia diminuiva enormemente.
Sia l’evitamento che la richiesta di rassicurazioni portano le persone a non credere più nelle proprie capacità. Con il continuo evitare le situazioni critiche, le persone cominciano ad avere sempre più paura delle situazioni temute. Questi circoli viziosi possono divenire altamente invalidanti. Alcune persone possono arrivare ad uscire di casa solo in compagnia di persone per loro significative. I meccanismi sopra descritti possono dare un notevole sollievo a breve termine, ma possono divenire delle forti catene con il passare del tempo.
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Controllo delle sensazioni
I disturbi d’ansia sono caratterizzati da sensazioni fisiologiche: tachicardia, sudorazione, giramenti di testa, tensione muscolare, aumento o diminuzione della salivazione. Leggi Ansia: conoscerla e affrontarla per conoscere meglio i disturbi d’ansia e i loro sintomi.
Chi viene rapito dall’ansia spesso crede di “dover tenere sotto controllo” le sensazioni fisiologiche. Le reazioni fisiologiche sono la conseguenza del sistema di allerta che il corpo attiva in situazioni di pericolo.
In quanto risposte fisiologiche sane, sono difficilmente controllabili. Si può provare a gestirle attraverso tecniche di rilassamento, di respirazione ma non possiamo pretendere di riuscirci. Il voler controllare le sensazioni fisiologiche può essere frustrante e fallimentare. Questa sconfitta viene vissuta spesso come “perdita di controllo” con conseguente aumento dell’ansia.
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Buongiorno
Purtroppo messo in pratica per molto tempo queste strategie e il problema si è cronicizzato.
Voglia di vivere e di fare a mille ma purtroppo tutto è fonte di ansia quindi spesso evito…
C’è comunque modo di intervenire ora? Quale sarebbe secondo lei la migliore strategia?
Ci sono manuali o letture per approfondire strategie di risoluzione al problema?
Grazie.
Buongiorno,
il fatto di aver messo in atto delle strategie non salutari non significa che non si possa migliorare. Credo che la cosa fondamentale sia essere constanti nell’affrontare il problema.
Esistono utilissimi libri per affrontare il problema dell’ansia. Come puoi immaginare, i libri non sostituiscono un percorso terapeutico.
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Buona lettura!
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