Molti credono che il Perdono sia un argomento solo dei religiosi e non venga studiato dalla scienza. Voglio condividere con voi un articolo apparso sulla rivista internazionale “Scientific American Mind” del 2016. Nel lavoro vengono illustrati 4 modi per perdonare.
Credo che, più che in ogni altro momento storico, abbiamo tutti bisogno di perdonare ed essere perdonati. Il livello di frustrazione sociale è molto elevato e questo può essere causa di scontri e altre situazioni di tensione. La tensione e il rancore possono essere alleviati imparando a perdonare.
Leggi anche Perdonare gli altri fa bene a se stessi
4 modi per perdonare
Perdonare per il proprio bene
Spesso si crede che il perdono sia un dono da dare a qualcuno che ci ha fatto del male e ci chiede scusa. Se questa convinzione può essere utile e applicabile ai piccoli screzi quotidiani, non può essere utile in caso di lutti o situazioni più importanti. È importante comprendere che il perdono è per se stessi e non per altri. Il perdono è la scelta, deliberata, di lasciar andare sentimenti negativi nei confronti di una persona che ci ha fatto un torto.
Lo psicologo Luskin ha svolto una ricerca su donne che hanno perso un figlio a causa di una violenza. Lavorando sul perdono le donne, dopo una settimana, si sentivano meno male. Alle donne è stato somministrato anche un test per la valutazione della depressione. Dopo una settimana i test mostravano una diminuzione dei sentimenti depressivi.
Sviluppa l’empatia
Lo psicologo Everett Worthington, ricercatore presso la “Virginia Commonwealth University ha cercato di comprendere le strategie che favoriscono il perdono. Lo studioso suggerisce di guardare le cose dal punto di vista della persona che ha fatto il torto, cercando di sviluppare un senso di empatia nei suoi confronti.
Un esercizio che il ricercatore consiglia è quello della “sedia vuota”. Lui invita le persone che provano rancore a sedersi davanti ad una sedia vuota. Li aiuta ad immedesimati nella persona che ha fatto loro il torto. Dopo essere penetrati nel “personaggio”, lo psicologo li invita a parlare liberamente di ciò che li ha portati a comportarsi in quella maniera.
Continuare a provare
Il perdono richiede tempo. È bene dedicarsi del tempo per perdonare. Non è possibile spegnere la rabbia con un click, ma ci vuole un lavoro costante. Il tempo aiuta a guarire le ferite e permette alla mente di riprendersi dallo shock.
Secondo lo psicologo Worthington, la decisione di perdonare è già un passo importante verso la pace interiore. Lo studioso sottolinea che il perdono, oltre ad avere un effetto diretto sulla persona, si ripercuote, a cascata, anche sugli altri e la società in generale.
Leggi anche Perdonare non è giustificare
Calma la lotta
Quando si torna con la mente ai torti subiti, il corpo reagisce. Anche se non se ne è pienamente consapevoli, rivivere il rancore e la rabbia genera una cascata di ormoni che può nuocere alla salute fisica. Lo psicologo Luskin consiglia di provare a placare le sensazioni attraverso la respirazione profonda o una meditazione sulla compassione. Se nonostante queste strategie si percepiscono ancora rabbia e tensione è bene chiedere aiuto ad un professionista.
Gold S. S. (2016). How to be a better forgiver. Scientific Amenrican Mind, 27 (6), 14.