Come riconoscere un manipolatore affettivo

Come riconoscere un manipolatore affettivo

Qualche giorno fa scorrevo Facebook e mi sono trovato a leggere un post scritto da una ragazza. Nel post raccontava la sua vita vicino ad un ragazzo che lei definiva manipolatore affettivo. Sotto il post vi erano ben 203 commenti. Ne ho letti diversi e ho notato che il tema della manipolazione affettiva è molto frequente. In questo articolo voglio spiegarti come riconoscere un manipolatore affettivo.

Come riconoscere un manipolatore affettivo: non tutti sono manipolatori

Leggendo i commenti ho notato una grandissima confusione. Anche il comportamento più innocuo veniva letto come una manipolazione maligna.

Come riconoscere un manipolatore affettivoIo credo che sia bene fare delle premesse prima di capire come riconoscere un manipolatore affettivo. È fondamentale ammettere che quando si è in una relazione è normale che ci si influenze.

La manipolazione, diversamente, è la tendenza a influenzare l’altro affinché cambi idea, percezione o comportamenti utilizzando strategie subdole e ingannevole.

Mi è capitato di leggere storie nelle quali venivano etichettati come comportamenti manipolativi semplici tentativi di convincere l’altro. Una cosa normalissima in qualunque relazione. È fondamentale, secondo me, riconoscere se vi è una modalità subdola e ingannevole o un semplice tentativo di convincere l’altro.

Ho deciso di fare queste premesse perché e importante non rendere patologico ciò che è normale.

Solitamente il comportamento subdolo è attribuito agli uomini. Secondo me, vi è una maggior frequenza di vittime femminili solamente perché le donne sono maggiormente propense a chiedere aiuto. Nel mio lavoro mi è capitato molto spesso di aiutare uomini vittime di manipolatrici femminili.

Credo che sia un bene fare un’altra premessa. Per definire una persona manipolatrice non ci si può basare su un solo comportamento. La manipolazione deve essere uno stile relazionale e non un evento che accade ogni tanto. In tutte le relazioni possono esserci episodi di manipolazione Ma ciò non implica che vi sia un problema di manipolazione.

Come avviene la manipolazione

Per esservi una manipolazione ci deve essere una relazione e ci deve essere la partecipazione di entrambi gli attori. Con questo non voglio assolutamente “scaricare” la colpa su chi viene manipolato ma sottolineare la complessità della relazione. La persona manipolatrice ha un forte bisogno di controllo. Attraverso il controllo dell’altro e della relazione si sente di adeguato e forte. Se non riesce ad attuare queste strategie prova un misto di sentimenti spiacevoli: tra i quali la rabbia l’ansia e l’angoscia.

Il manipolatore ha una sensibilità spiccata nel riconoscere le debolezze e punti deboli dell’altra persona. Un castello è inespugnabile se non contiene varchi segreti e le mura non contengono crepe. Ma se ci sono crepe nelle mura è possibile insinuarsi e conquistare la fortezza. Non è raro che il manipolatore affettivo cerchi di relazionarsi con una persona dipendente. Se vuoi approfondire puoi leggere il mio articolo sulla dipendenza psicologica.

Lo stesso avviene nella relazione con un manipolatore. Se non trova l’insicurezza e le paure irrazionali non è possibile mettere in atto la manipolazione e bisogna attaccare un altro castello.

La persona manipolata tende ad avere molte crepe e tante sicurezze. Attraverso di queste entra il manipolatore.

Come riconoscere un manipolatore affettivo

Ora sicuramente mi starai chiedendo: ma come posso riconoscere un manipolatore?

Come riconoscere un manipolatore affettivoAlcuni autori ti parleranno delle strategie utilizzate per manipolare; descriveranno frasi e comportamenti.Io credo che le strategie dei manipolatori siano tante quanti sono i manipolatori. Per riconoscere un manipolatore ti invito a fare il lavoro al contrario: non vedere l’altra persona ma osserva te stesso.

Il manipolatore utilizza le sue modalità per ottenere due reazioni emotive da parte tua: la paura e il senso di colpa.

La paura (ansia) è spesso scatenata dall’idea di essere abbandonati. Il manipolatore attraverso diverse strategie (silenzio, minaccia, allontanamenti) vuole scatenare nella vittima la paura dell’abbandono. La persona in preda a questa emozione accetta i comportamenti e le condizioni del manipolatore.

Un esempio classico è colui (colei) che dopo una discussione o quando “il partner non si è comportato bene” si nega al telefono. Ni casi più eclatanti, legge i messaggi su WhatsApp (per far apparire le spunte blu) ma non risponde. La persona che viene manipolata ha spesso un enorme paura dell’abbandono e, di conseguenza, cade facilmente nella trappola.

La seconda emozione utilizzata dal manipolatore è il senso di colpa. A volte in maniera palese, altre in maniera più subdola, la persona manipolatrice cerca di far sentire in colpa il partner. Alcune volte riesce anche a mistificare la realtà pur di ottenere il suo obiettivo. La sensazione di essere nel torto spinge la persona ad essere accondiscendente nei confronti del manipolatore. Le frasi: “mi fai stare male”, “mi sono comportato così per colpa tua” rientrano nell’armamentario classico che il manipolatore utilizza per sfondare le mura del castello.

Conclusioni

In conclusione, voglio sottolineare che la relazione manipolatore-manipolato è caratterizzata, tranne brevi periodi di benessere, da emozioni di ansia e paure. Se sei in una relazione in cui il tuo partner ti fa provare costantemente paura di essere abbandonato e senso di colpa è il caso che tu ti fermi a riflettere. Può essere che non ci sia nulla di problematico ma potrebbe anche essere che tu sia caduto nella rete di un manipolatore.

24 commenti su “Come riconoscere un manipolatore affettivo”

  1. Il mio ex era un manipolatore,ho vissuto 15 anni di sensi di colpa…pensi che mi sento dopo 4 anni in colpa ancora perché potevo fare di più (le sue frasi erano “l’ho fatto per te”,”se ci tieni,fai questo”). Ho solo una domanda,vivo nel terrore di ricadere in una relazione così, a volte temo di diventare io il manipolatore… è possibile?

    1. Dr. Collevecchio

      Può succedere di ricadere nella dinamica manipolatore-manipolato. La cosa importante è capire le proprie esigenze e far rispettare i propri diritti. Sul mio canale YouTube c’è un video su Come difendersi da un manipolatore

      Spero che il video possa essere d’aiuto. Per qualunque domanda puoi lasciare un commento qui o sotto il video ????

  2. Buongiorno ho avuto fino a due giorni fa a che fare con una donna manipolatrice adirittura dove a chianato la polizia per farmi passare da stolker non so cosa devo fare ho capito che lei e manipolatrice ma ho talmente rabbia che sono costretto a farliela pagare nel miglior dei modi chiedo consiglio gentilmente

    1. Dr. Collevecchio

      Buongiorno,
      da quello che mi ha detto, la situazione è già degenerata. Credo che la cosa migliore da fare sia quella di evitare qualunque contatto. Se la rabbia è forte è importante lavorare su di essa. Anche se la convinzione “di dovergliela far pagare” può sembrare logica, lasciar perdere può aiutare ad evitare che la rabbia si autoalimenti.

  3. Buongiorno, grazie per le preziose informazioni.Credo di essere vittima di un manipolatore…lo conosco da qualche mese e frequento da un mese…prima tanta dolcezza, presenza, lusinghe, complimenti, qualche bella uscita…ora,molto meno di ciò e più approcci sessuali, che non hanno esiti come vorrebbe…da qui critica, giudizio sulla mia inesperienza, che devo darmi di più, che senza questo non funzionerà la relazione,che a 40anni bisogna buttarsi e vivere sessualità piena…tutto questo senza chiedere come mi sento, cosa mi piace e no, non considerando mia sensibilità e percorso di vita.Ora mi cerca meno, salta telefonate e scrive quando gli pare.Io ho sensi di colpa, paura di abbandono…ma da un po’ tanta rabbia.Grazie per l’attenzione.

    1. Dr. Collevecchio

      Buona sera,
      Da quello che mi ha raccontato lui punta a farla sentire in colpa…e ci sta riuscendo.
      Credo che lei dovrebbe fermarsi a riflettere se ha il diritto o meno di esprimere le proprie esigenze e i propri limiti.
      La relazione si basa sul rispetto delle esigenze e dei diritti di entrambi. Dopo che ci si è confrontati sui diversi punti di vista si cerca un compromesso, un punto di contatto.
      Se i punti di vista e i valori sono differenti al punto da non trovare un punto di contatto è bene valutare di prendere strade differenti.
      Spero di esserle stato d’aiuto.

  4. Buonasera, anche io sono stata vittima di un manipolatore. Adesso la relazione per mia fortuna si è conclusa, grazie al cielo lui si è accorto che non aveva più nessun tipo di controllo su di me, se non quello sessuale.
    Mi sono sempre resa conto che era una persona superficiale e piena di se, anche a detta degli amici.
    Litigavamo in continuazione, quando poteva riusciva sempre a farmi sentire in difetto, altre volte mi sosteneva, cercando fintamente di incoraggiarmi a realizzare quello che volevo. Dopo un po’ di tempo ha iniziato a svalutarmi, a dirmi che forse non riuscivo a realizzarmi perché non avevo abbastanza talento.
    Non sono mai realmente sottostata alle sue richieste ma devo ammettere che una parte di me credeva di poterlo cambiare… volevo per forza riuscire a vedere una sensibilità che non aveva.
    Credo comunque che abbia dei problemi irrisolti di tipo familiare perché spesso mi diceva che i suoi litigavano in continuazione.

    1. Dr. Collevecchio

      Grazie della sua testimonianza. Le persone manipolatrici utilizzano mille metodi per far sentire le altre persone sbagliate ed avere il controllo su di esse.
      Complimenti per la forza!

    1. Dr. Collevecchio

      Sicuramente non è una situazione semplice.
      La cosa fondamentalmente è prendere consapevolezza delle eventuali dinamiche non salutari. Avere una comunicazione assertiva permette alle persone di non cadere nelle dinamiche manipolatrici.
      In questo video ci sono diverse strategie comunicative che aiutano a non cadere nelle dinamiche: https://youtu.be/j46sNDKhvLE

  5. Buonasera, le scrivo perchè mi sono reso conto di essere un manipolatore e aver reso la relazione con una mia amica tossica, approfittando della sua gentilezza e facendola sentire in colpa. Mi sono accorto di essere una persona insistente, che giustificavo i miei capricci con la scusa del “lo faccio per il tuo bene”. Siamo arrivati al punto che lei (giustamente) ha deciso di tagliare i contatti con me…ma vorrei cambiare atteggiamento per cercare di instaurare un rapporto sano. Seguendo alcuni suoi consigli, sto cercando di dedicarmi ad altro, in termini di hobby ed amicizie…ma altre volte non riesco a smettere di pensare a come potrebbe andare la relazione se non mi comportassi da manipolatore. Mi farebbe molto piacere ricevere un suo consiglio, buona serata.

    1. Dr. Collevecchio

      Buona sera,
      grazie della testimonianza. Riconoscere di avere atteggiamento manipolatori è un passo importante. Le relazioni sane e salutari si basano sul rispetto dei desideri e delle esigenze altrui. Il passo successivo che può intraprendere è quello di prestare attenzione alle richieste e ai desideri degli altri. Anche se sembra che l’altro debba comportarsi diversamente è importante ascoltare e accettare il pensiero altrui.
      Se vuole fare un lavoro più profondo è fondamentale intraprendere una psicoterapia.

  6. Buongiorno ho letto l’articolo. Ho conosciuto un ragazzo in università, ci siamo incontrati per un esame e abbiamo un po parlato e ci siamo scambiati i numeri. Poi dopo quel giorno dell’esame sono passati 3 mesi che non ci siamo visti, poi ci siamo incontrati per le lezioni, ma io non riuscivo a salutarlo lui mi ha salutato. Poi ogni volta alla fermata del bus lui mi fissava, anche in classe, in laboratorio era sempre dietro di me. Gli scrivevo ogni tanto sul cellulare, mi rispondeva ma poi di persona nessuno dei due faceva la prima mossa per parlare. Lui poi ha iniziato a studiare con un gruppo di ragazze e io sono diventata gelosa di questo. Lui mi fissava sempre ma mai mi è venuto a parlare. Poi gli ho confessato i miei sentimenti, e lui ha iniziato ad evitarmi ovvero leggeva i miei messaggi ma non rispondeva, leggeva e non rispondeva per 3 anni. Lui mi piace ma non è mai venuto a parlarmi, io ho provato a farlo ma lui è stato ambiguo nel senso che era in silenzio e poi se ne andava senza dirmi nulla. Ho iniziato ad avere problemi di ossessivita, scarsa concentrazione per dare esami, infatti ho perso 2 anni per questa cosa, in quanto stavo male per il suo comportamento indifferente. E poi lui aveva finto di stare un anno con una ragazza, si abbracciano ridevano ecc.. Difronte i miei occhi… poi scopro che era una finta in quanto lei era sempre stata fidanzata… questo evento mi fece stare quasi un mese nel letto e non sono riuscita a studiare ed ero ancora più gelosa di prima. Lui non ha perso anni è in regola con gli studi, da quello che ho capito non si è mai fidanzato, è abbastanza curato esteticamente, prende molti integratori alimentari, e sta attento alla sua linea.
    Fino ad oggi lui ha letto, ma non ha risposto. Io gli ho chiesto chiarimenti e lui mi dice che è già stato chiaro. Cosa devo fare? Io gli ho confessato che mi piace.
    Perché si comporta così?
    Non riesco a dimenticarlo e ho paura dell’abbandono.. Come mi devo comportare? È un manipolatore?

    1. Dr. Collevecchio

      Buongiorno,
      grazie della sua testimonianza. Non è possibile fare una valutazione e una diagnosi senza un colloquio psicologico. Credo che la cosa importante sia di pensare e se stessi. Non si può rincorrere una persona. Provi a rivolgere la sua attenzione e la sua energia a ciò che desidera, ai suoi obiettivi.
      Non è possibile controllare il comportamento altrui ma possiamo lavorare su noi stessi per il nostro benessere.

  7. 5 anni ho conosciuto il mio compagno, entrambi eravamo coniugati, poi ci siamo trovati liberi entrambi. Ha sempre avuto tendenza al controllo e predominio su tutto e tutti, un po’ narcisista. Finché seguivo suoi consigli e decisioni (condivise) tutto ok, da quando ha lasciato la moglie (che è andata via di casa con un altro) si è trovato a lavorare e a star dietro anche a casa e 3 figli adolescenti. La ex sta a 5 km di distanza e può aiutarlo volendo. Ma lui si aspettava da me che io (a 50 km di distanza e con casa e figli da sola) prendessi il “posto” di lei per le cose di casa ecc. Per me è impossibile fisicamente e per energie mancanti, anche perché devo gestire già la mia situazione da sola e lavorare. Sto crescendo nel lavoro (siamo colleghi e lui mi ha insegnato il mestiere) e da qualche mese autonoma completamente (lavoro per me stessa e non più unicamente come suo supporto) e ora mi sta mettendo alle strette dicendo che sono egoista. Poiché sente ora il diritto, dopo 2 anni dalla sua separazione, di fare la vita da uomo e non da casalinga, vuole fare ritornare la ex a casa come sguattera e per richiesta dei figli, soprattutto del più grande, di 24 anni…
    Io ho una mia idea di tutto questo, ma cosa ne pensate? Qual è il fine? Si tratta di manipolazione? Mi accusa di esser fredda da un po’, ed è vero perché sono stanca di dover fare come dice lui in molte occasioni (critiche spacciate per consigli) sentendomi sempre meno libera di scegliere cosa fare della mia vita (professionale soprattutto) o col pensiero di dover avere suo “consenso” prima di dire o fare qualcosa….che cos’è?

    1. Dr. Collevecchio

      Noi non possiamo capire e sapere cosa l’altro stia pensando. L’unico lavoro che possiamo fare è far valere i nostri diritti e le nostre esigenze. Nella relazione è importante confrontare le proprie esigenze e trovare un compromesso. Come è giusto ascoltare e rispettare i desideri altrui, è fondamentale rispettare i propri desideri e i propri diritti.
      Chi non rispetta i nostri diritti e vuole far valere solamente le proprie esigenze sta agendo una forma di violenza.

  8. Buona sera.
    Sono trascorsi 15 anni, di intere promesse, fattemi da mia moglie, ma mai mantenute. Ho vissuto questi 15 anni nella speranza di un cambiamento. Ma parlando con amici e parenti, mi hanno fatto notare che mia moglie non ha mai capito l’importanza, che avevano per me, le sue promesse. Nell’arco degli anni, mi sono sentito sempre più frustrato, mi sono isolato da lei e dalla vita sociale, sempre di più. Lei asseconda questi miei comportamenti; come se niente fosse, neanche dopo 6 mesi, che ho dormito separato da lei. Mi trattava come prima, con apatia, come se niente fosse. Io ho iniziato ad avere attacchi di rabbia, ad alzare la voce, perché davanti a tutta questa apatia, non sapevo più come far capire la gravità della situazione. Arrivati ad un certo punto, sono arrivato alla fatidica frase “sono diventato cosi a causa tua”, spiegando, per l’ennesima volta, la frustrazione che provavo, nelle sue continue mancate promesse, che mi rimandava di anno in anno, dicendo “vedrai… farò… adesso non riesco perché lavoro… adesso non lavoro, per cui mi sono impigrita… etc….”. Ovviamente, sono passato da manipolatore. Può, una persona, diventare manipolatrice per salvarsi dalla stessa persona, in modo da manipolarla, per farle fare ciò che ha promesso? Oppure, ricade nel manipolare, il fatto di pretendere promesse, che vengono rinnovate tutti gli anni, ma mai mantenute?

    1. Dr. Collevecchio

      I modi con i quali reagiamo alla manipolazione possono essere diversi. Alcune persone possono arrivare a diventare delle manipolatrici ì, a loro volta. Se una relazione viene caratterizzata da “manipolazioni” reciproche significa che qualcosa non sta funzionando nel modo giusto. La relazione dovrebbe essere il luogo della trasparenza, condivisione e schiettezza.
      Avete mai provato a chiedere aiuto ad un professionista per superare i vostri problemi di coppia?

      1. Grazie per la risposta.
        Ci sono momenti rari, in cui mi ascolta e riesco a farmi capire, in quanto lei mi dice “hai ragione”, o cose simili. Poi, tutto ritorna come prima, con silenzi, con apatia. D’avanti ad una mia richiesta si separazione, martedi scorso, è semplicemente uscita di casa. Poi, tornata, tutto come se non fosse successo nulla. Al di la del mio sfogo, che prometto essere l’ultimo, mi sono gia rivolto a 3 specialisti, ma 2 sono divorziate, uno è single incallito. Sono molto refrattario, perché sarebbe come portare la macchina da un meccanico, che ha la sua sempre rotta. Continuerò la ricerca.
        Grazie ancora per il suo tempo, per aver messo la sua esperienza al pubblico

        1. Dr. Collevecchio

          Sinceramente non credo che si possa valutare la professionalità di un professionista basandosi sulla sua vita sentimentale. Credo che i criteri debbano essere altri.
          Buona ricerca

  9. Buongiorno dottore,
    credo di stare con un manipolatore; da un anno ho iniziato una relazione con un ragazzo con il quale convivo; ci siamo conosciuti anni fa ma senza mai fare sul serio, l’anno scorso ci siamo incontrati per caso e non ci siamo più staccati, ora conviviamo da qualche mese.
    All’inizio parole e promesse facevano sperare nella migliore delle relazioni, gesti viaggi ecc.. tutto perfetto poi ha iniziato a dar peso a voci di corridoio sulle mie amicizie (e si sa, quando la gente parla senza conoscere sbaglia) ed è convinto che siano tutte persone che potrebbero trascinarmi sulla “cattiva strada” (per non usare termini volgari).
    Vorrebbe che chiudessi con loro senza motivo, che cambio palestra per via di alcuni apprezzamenti ricevuti (pensa che in palestra non vada per allenarmi in sostanza) – ogni volta che parlo dei miei sentimenti per lui mi sminuisce, perchè dice che lui ama di piu, dimostra di piu quando in realtà facciamo esattamente le stesse cose, ho cambiato addirittura residenza per stare con lui, pensa che tutti guardino me e ci vogliano provare.
    Non si fida, e sono la persona più dolce e affidabile del mondo, dice che è colpa mia se ha l’ansia ed è dallo psicologo perchè è talmente innamorato che l’ho fatto diventare geloso e cattivo, perchè quando si arrabbia (cioè spesso) non le manda a dire.
    Al mattino mi ama, al pomeriggio gli vengono le paranoie e non vuole vedermi – la sera mi sposerebbe il mattino dopo mi vuole lasciare perchè ha paura di me senza motivo, senza che io dia preoccupazioni.
    Ha tic nervosi da quando ci sono io, si crea paranoie per litigare e voler avere ragione. Si inventa situzioni (tradimenti ecc) per litigare. Non capisco lo scopo nel voler stare così male, sa di avere un problema e va dallo psicologo da poco Ma a questo punto non so se sarebbe meglio una terapia di coppia.

    1. Dr. Collevecchio

      Buongiorno,
      la prima cosa che deve chiedersi è cosa le sta dando questa relazione e se si sente libera in essa.
      Il fatto che il suo compagno sia geloso e abbia l’ansia è la conseguenza del suo (di lui) atteggiamento mentale e di come vive le situazioni.
      la relazione per essere costruttiva e salutare deve permettere ad entrambi di crescere ed esprimere se stessi, senza limiti.

  10. Penso di aver a che fare con una manipolatrice,in generale penso che anche le persone che mi stanno contro siano manipolate da lei,ho 20 anni lei pure,tutto questo è successo perché io ho lasciato la mia ex un anno fa,ma già sapevo di stare sotto il suo controllo,che poi sarebbe la ragazza a cui mi ci sono affezionato che ho scoperto dopo essere una manipolatrice,mente assai,rigira le cose a modo suo,usa il silenzio punitivo ma è anche menefreghista nel senso,una volta che si diverte così perché la mia ex me la vuole far pagare per quello che ho fatto,mi mettono in videochiamata ad un certo punto esce un ragazzo che mi scriverà cose però lei e la manipolatrice ridevano dietro uno schermo,vorrei che non succedesse mi sono fatto 7 ore di viaggio per andarla a trovare la mia ex e cercare di chiarire vorrei che non facessero nulla,mi stanno manipolando da 3 anni ormai,sono confuso molto,ho iniziato ad avere ansia a non mangiare molto,sono molto confuso

    1. Dr. Collevecchio

      Capisco quanto sia difficile e dolorosa la situazione in cui ti trovi. Affrontare manipolazioni e giochi mentali può essere estremamente stressante, specialmente quando coinvolge persone a cui sei stato vicino. È importante che tu prenda seriamente il tuo benessere emotivo e mentale in questo momento.

      Cerca di circondarti di persone che ti supportano e che ti vogliono bene. È fondamentale che tu prenda cura di te stesso, sia mentalmente che fisicamente.

      Ricorda, sei più forte di quanto credi e meriti di essere trattato con rispetto e gentilezza. Sei sulla strada giusta riconoscendo queste dinamiche e cercando di affrontarle. Non sei solo in questo.

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