Tristezza, senso di inutilità e apatia nascondo spesso un sentimento più profondo e subdolo: il senso di colpa. Quanti vorrebbero urlare: senso di colpa? No, grazie!
Il senso di colpa è un’emozione che spesso ci tartassa in maniera silenziosa e logorante. La nostra cultura ci insinua sin da piccoli aspettative e regole che guidano la nostra vita.
In maniera non consapevole assimiliamo, lentamente, delle norme a cui tendiamo ad uniformarci. Lavoro, relazioni sentimentali, amicizie, famiglia e tanti altri sono gli ambiti su cui formuliamo continuamente nuove regole e comportamenti.
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Senso di colpa? No, Grazie!
I nostri comportamenti e i nostri stati emotivi sono una conseguenza delle convinzioni che apprendiamo nel tempo dall’ambiente esterno e dalle nostre esperienze. Le convinzioni che si radicano dentro di noi possono diventare rigide e disfunzionali al nostro benessere. Quando le regole diventano imperativi non ci permettono di contemplare altri modi di interpretare la realtà.
Nel momento in cui entriamo nel tunnel delle regole rigide perdiamo la possibilità di osservare la realtà da altri punti di vista. Quando non vediamo altre vie d’uscita imponiamo a noi stessi comportamenti, che nel nostro profondo, sappiamo non essere utili alla nostra felicità. Ciò porta inesorabilmente alla sofferenza.
Ma che cos’è il senso di colpa?
Il senso di colpa è quel sentimento che si accende dentro di noi nel momento in cui infrangiamo le regole e i dettami che abbiamo assimilato e noi stessi ci siamo imposti.
A volte, sentiamo fortemente il senso di colpa e ci soffermiamo solamente a riflettere sul comportamento che abbiamo sbagliato. Fermandoci a questa osservazione limitiamo fortemente la possibilità di stare meglio. Invece di osservare quale comportamento ci ha generato il senso di colpa, è bene comprendere quale regola stiamo infrangendo. Ricordiamoci che non sono le situazioni a farci stare male ma il nostro modo di pensare.
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Come superare il senso di colpa?
Per alleviare e superare questa emozione è bene prendere consapevolezza delle regole che l’hanno generata.
Se ci si rende conto di provare del senso di colpa, è bene fermarsi un attimo a riflettere su quali regole si nascondono dietro questo sentimento, quali dettami stiamo infrangendo.
Paolo è un ragazzo di 35 anni, sposato da 3 anni con Stefania. Durante una seduta, mi parla del suo senso di colpa ogni volta che guarda e prova attrazione nei confronti di una ragazza. Mi dice che il senso di colpa diventa così forte che riesce a rovinare anche i bei momenti che passa con la moglie. Riflettendo su cosa pensa in quei momenti, Paolo scopre di dire a se stesso: “Se sono sposato non devo guardare o provare attrazione per nessuna. Se lo faccio vuol dire che non amo mia moglie”. Durante il resto della seduta ci soffermiamo a riflettere sull’irrazionalità di queste convinzioni e regole.
Questa semplice analisi può aiutare a prendere consapevolezza dell’origine del nostro malessere. È bene ricordare che non sono le situazioni o le persone a farci stare male ma il nostro modo di pensare, i nostri pensieri e le nostre convinzioni.
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Comincia a dire a te stesso:Senso di colpa? No, Grazie!
Ora ti starai chiedendo cosa possiamo fare dopo aver preso consapevolezza dei nostri pensieri.
Per alleviare i nostri stati d’animo possiamo imparare a lavorare sul nostro modi di pensare.
Chiediti: il pensiero che mi genera il senso di colpa è rigido? È aderente alla realtà o è una mia interpretazione estrema? Come posso formulare un pensiero più flessibile?
Mi capita spesso di lavorare con genitori che sono molto indaffarati lavorativamente. Chiunque lavora in un ambiente stressante o per gran parte della giornata sa benissimo che la sera si arriva con le batterie scariche. Molti genitori vivono un forte senso di colpa, perché essendo stanchi, la sera non riescono a giocare spensieratamente con i propri figli. I sensi di colpa si amplificano se la stanchezza non permette neppure di giocare, ma l’unico desiderio e riposarsi.
Sottostante a questo malessere troviamo la regola: “devo passare assolutamente del tempo con i miei figli” oppure “quando sto con i miei figli devo essere tranquillo e lasciare il lavoro fuori dalla porta”. Ci sono tante altre regole simili che abbiamo appreso dall’ambiente circostante e dagli altri. Se vogliamo alleviare il nostro senso di colpa possiamo rendere il nostro modo di pensare più flessibile.
Per esempio:
“Devo assolutamente passare del tempo con i miei figli”
Può diventare
“Faccio del mio meglio per passare del tempo con i miei figli, ma non è una catastrofe se ciò non avviene”.
“Mi devo comportare bene”
Si può trasformare
“Cerco di comportarmi bene nel rispetto di me stesso e degli altri. Essendo essere umano non sarà sempre così”.
Quando ti senti in colpa cerca di rintracciare la regola o il pensiero che te lo genera e poi prova ad abbatterlo!!