I disturbi d’ansia rappresentano oggigiorno i disagi psicologici più frequenti e, spesso, più invalidanti. Purtroppo, non tutte le persone che soffrono di questi disturbi riescono ad accedere a un percorso psicologico. Tra i problemi più frequenti che le persone incontrano vi è l’aspetto logistico. La distanza che separa la persona sofferente da uno psicoterapeuta può divenire un impedimento per l’inizio di una terapia. Alcune persone hanno difficoltà ad intraprendere una psicoterapia in quanto il disagio può essere talmente invalidante da non permettere di raggiungere lo studio. Per ovviare a questi limiti le nuove tecnologie sono d’aiuto. Le persone che, a causa dei loro disturbi sono impossibilitate a raggiungere lo studio di uno psicoterapeuta, possono utilizzare le nuove tecnologie per iniziare ad affrontare le loro difficoltà in un ambiente protetto. Ma è efficace l’uso di Skype per la psicoterapia dei disturbi d’ansia?
L’uso di Skype per la psicoterapia dei disturbi d’ansia: le paure
Sull’uso di Skype per la psicoterapia dei disturbi d’ansia vi sono molti timori e dubbi. Tra le principali paure vi è la differenza relazionale che ci può essere tra l’uso delle tecnologie e le sedute vis-a-vis. Molti credono che attraverso Skype non si possa instaurare una relazione terapeutica o che essa sia alterata. Purtroppo, questo atteggiamento è accresciuto dal percepire la sessione via Skype come qualcosa di più effimero delle sedute in uno studio. Alcuni timori possono essere alimentati dalla poca familiarità con software come Skype. Alcune persone proiettano la loro diffidenza e la loro difficoltà pratica nei confronti delle nuove tecnologie sulla possibilità che esse siano efficaci.
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L’uso di Skype per la psicoterapia dei disturbi d’ansia: cosa dicono le ricerche
È bene sottolineare che per i disturbi d’ansia la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) rappresenta il gold standard dell’intervento.
Essendo la TCC la terapia d’elezione per questo genere di disturbi, il presente articolo si sofferma sulla loro efficacia nel trattarle attraverso Skype.
La ricerca scientifica ha, negli ultimi anni, soffermato la propria attenzione sull’efficacia della TCC somministrata attraverso internet (Skype).
Gli studi hanno comparato le psicoterapie effettuate vis-a-vis con quelle effettuate via Skype. Kiropoulos e colleghi hanno evidenziato che: “entrambe le modalità di trattamento hanno ridotto il panico e l’agorafobia nel post-trattamento”. I ricercatori hanno messo in evidenza come entrambi i tipi di trattamento riducano la frequenza del panico, modificato le variabili cognitive, i livelli di stress e la qualità generale della vita.
L’uso di Skype per la psicoterapia dei disturbi d’ansia: altre conferme
Entrambi i gruppi di pazienti , quelli che hanno affrontato una psicoterapia via Skype e quelli che hanno scelto un percorso classico in studio, non hanno mostrato differenze nel valutare il trattamento dal punto di vista di credibilità e soddisfazione. Non si sono riscontrate differenze neppure sul tipo di relazione che i pazienti hanno sviluppato con i propri terapeuti.
Una leggere differenza si riscontra sul piano della comunicazione. I pazienti che hanno scelto una terapia faccia a faccia hanno riferito una maggiore comunicazione con i propri terapeuti. Questo aspetto, però, non ha interferito con la loro valutazione complessiva del trattamento e del miglioramento.
Alla stessa conclusione sono giunti gli studiosi che si sono interessati dell’efficacia della TCC attraverso internet in caso di ipocondria. Erik Hedman e colleghi hanno concluso sostenendo che “la TCC effettuata tramite Internet è un trattamento efficace per l’ipocondria ed ha il potenziale di aumentare l’accessibilità e la disponibilità di TCC per ipocondriaci“.
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Hedman E., Andersson G., Andersson E., Ljotsson B., Ruck C., Asmundson G.J. G. e Lindefors N. (2011) Internet-based cognitive–behavioural therapy for severe health anxiety: randomised controlled trial. British Journal of Psychiatry, 198, 230-236.
Kiropoulos L. A., Klein B., Austin D.W., Gilson K., Pier C., Mitchell J., Ciechomski L. (2008). Is internet-based CBT for panic disorder and agoraphobia as effective as face-to-face CBT? Journal of Anxiety Disorders 22, 1273–1284.