Questo articolo è dedicato alle persone che continuano a criticarsi e ad etichettarsi in maniera molto negativa. Una cosa che vorrei chiedere loro è: questo pensiero ti è utile? Voglio illustrarti un nuovo approccio ai tuoi pensieri. A fine articolo avrai imparato una strategia che può aiutarti ad accrescere la tua autostima.
Chi mi conosce sa che ho profili Facebook e Instagram nei quali mi trovo spesso a confrontarmi con tantissime persone. Alcune di queste mi contattano in privato chiedendomi consigli su come migliorare la propria autostima e la fiducia nelle proprie capacità.
Quando si descrivono mi capita spesso che si apostrofino con parole del tipo: “sono stupido”, “sono un incapace”, “sono un buono a nulla”, “sono un perdente”.
Ti è mai capitato di avere questi pensieri? Voglio metterti in guardia da questi pensieri perché sono molto nocivi per la tua autostima. Il fatto che tu ripeta a te stesso queste frasi non fa altro che rendere la fiducia nelle tue capacità sempre più traballante. In questo caso, chi è che sta ferendo la tua autostima? Sei tu.
Tu sei il carnefice di te stesso ogni volta che ti etichetti con questi termini.
Voglio approfondire alcuni aspetti che sono alla base di questo atteggiamento. Mi raccomando, leggi l’articolo fino alla fine e poi fammi sapere nei commenti la tua opinione.
Questo pensiero ti è utile? Forse si…
Perché avere questo atteggiamento se danneggia la nostra autostima?
Mi è capitato spessissimo di leggere post su Facebook in cui le persone che si etichettano in maniera negativa. Sotto il post leggo decine e decine di commenti. In questi commenti si trovano spesso frasi del tipo: “no, sei una bella persona”, “non è vero, sei una persona molto sensibile”, “che dici? Hai tante cose belle dentro di te”. Questi incitamenti, se da un lato possono essere positivi, dall’altro hanno delle conseguenze nefaste per l’autostima della persona. Il fatto di ricevere tante conferme positive dall’esterno porta la persona a scrivere, a distanza di tempo, altri post simili, sempre alla ricerca di attenzioni.
Aver ottenuto le attenzioni altrui porta la persona a delegare agli altri la ricerca delle proprie caratteristiche positive e comincia a strutturarsi l’idea che senza l’approvazione altrui non riuscirebbe a vivere. E cosa succede nei momenti in cui non riceve l’approvazione? Quanta ansia comincia a provare quando si trova in situazioni dove rischia di non avere l’approvazione altrui? Questo meccanismo si chiama “vantaggio secondario” e ne ho parlato in maniera approfondita nell’articolo Il vantaggio secondario: il lato oscuro della sofferenza.
È importante sottolineare che la persona non è pienamente consapevole di essere entrata nel circolo vizioso del vantaggio secondario. Questi meccanismi sono spessissimo inconsci.
Questo pensiero ti è utile? Assolutamente no
Quando mi capita di leggere post in cui la persona si etichetta negativamente o questo atteggiamento è messo in atto dai miei clienti in studio, chiedo: questo pensiero ti è utile?
Quando faccio questa domanda molte persone rimangono in silenzio.
Alcuni non hanno consapevolezza del potere delle affermazioni che rivolgono a se stessi stessi. Quando si accorgono che sono loro stessi a danneggiare la propria autostima rimangono perplessi.
Io credo profondamente nel potere dei nostri pensieri (te ne ho parlato nell’articolo Il potere dei pensieri – Audio)
Se ti capita di etichettarti in maniera negativa, chiediti quanto ti è utile questo atteggiamento. Ti aiuta a crescere? A stare bene in mezzo agli altri? Ad affrontare meglio la quotidianità? Credo che la risposta a tutte queste domande sia NO. Allora perché farlo? Perché mettere in atto un comportamento che ha l’unico scopo di farti male? Anche se una parte di te crede a quelle affermazioni, perché ripeterle? Se proprio non si riesce a parlare con se stessi con dolcezza perché non evitare di arrecarsi altro danno?
Sei mai caduto della trappola dell’autocritica feroce?
Una causa che può portare la persona ad etichettarsi negativamente è la convinzione di credere in quei pensieri. In questi casi la situazione è più delicata perché le affermazioni sono una conseguenza della bassa autostima ma allo stesso tempo ne sono la causa. Etichettarsi negativamente abbassa l’autostima e una diminuzione di quest’ultima fa avere questi atteggiamenti mentali.
Se sei una persona che tende a criticarsi, ti consiglio di vedere anche il mio video Migliora l’autostima: smetti di criticarti. Nel video troverai un altro esercizio utile per migliorare la tua autostima.
Ricorda…
Cambia i tuoi pensieri e cambierai la tua vita