Questo articolo è rivolto alle persone che si etichettano come depresse. Molti hanno la tendenza a etichettarsi facilmente come depresse senza aver chiesto una attenta valutazione da parte di uno specialista. Questo atteggiamento può essere fortemente deleterio perché la persona rischia di condizionarsi e aggravare così la sua situazione. Oggi voglio parlarti di tristezza e depressione e le principali differenze.
Grazie a questo articolo riuscirai a capire meglio cosa distingue la depressione dalla tristezza. È bene sottolineare che questo articolo non ha nessuno scopo diagnostico. Con questo scritto cerco di fare divulgazione psicologica. Se credi di soffrire di depressione chiedi una consulenza ad un professionista. Insieme potrete analizzare meglio la situazione ed eventualmente capire come intervenire.
La confusione tra tristezza e depressione è molto frequente ed è causata da diversi fattori.
Credo che la prima causa di confusione sia la non conoscenza dei termini. Quando si ignorano le differenze si rischia di confondere la sanità con la patologia. A causa della poca conoscenza si rischia di etichettare come patologico ciò che non lo è.
A mio parere, il secondo fattore di confusione, collegato al primo, è l’uso di etichette sintetiche. Il desiderio di comunicare in maniera immediata la propria emozione può portare a utilizzare termini non corretti. Credere a ciò che si dice rischia di creare un circolo vizioso.
Se inizio ad etichettarmi come depresso rischio di convincermi che lo sono e mi comporterò come tale.
Tristezza e depressione e le differenze principali
La prima differenza che voglio sottolineare è che tristezza e depressione appartengono a mondi differenti nonostante siano simili.
La tristezza è una sana reazione emotiva che noi proviamo quando viviamo alcune esperienze spiacevoli. Questa emozione rientra nel grande spettro delle emozioni che possiamo vivere nella quotidianità. È normale provare gioia, ansia, tristezza, senso di colpa. Le emozioni non sono patologiche di per sé. Se vuoi approfondire questo argomento vedi il mio video: emozioni salutari e non salutari.
La depressione è un disturbo psicologico. Per diagnosticare la depressione è importante fare una indagine accurata e capire le variabili che possono influenzare l’umore. La diagnosi deve essere fatta da un professionista formato per farlo: medico e/o psicologo.
Essere tristi non significa essere depressi.
Se adesso ti viene da starnutire, diresti che hai l’influenza? Per capire di avere il raffreddore hai bisogno di più indizi e non ti basi solamente su uno starnuto.
Lo stesso atteggiamento lo dobbiamo avere quando parliamo di emozioni e disturbi psicologici. Provare un’emozione spiacevole non significa avere un disturbo psicologico.
Durata
Anche la durata della sofferenza può essere un buon indicatore. Aiuta a capire se ci troviamo ad affrontare una naturale reazione emotiva o un problema più grave.
La tristezza è un’emozione che tende ad essere breve. Possiamo essere tristi per alcuni giorni.
La depressione è un disturbo connotato da un abbassamento del tono dell’umore per buona parte della giornata e per lunghi periodi di tempo.
La persona che non soffre di depressione, dopo alcuni giorni di tristezza sperimenta una normale risalita del tono dell’umore. Questo non avviene nella persona che soffre di depressione. Nella depressione le variazioni possono essere presenti ma l’umore tende a tornare verso il basso. Se vuoi conoscere meglio la depressione e le sue caratteristiche puoi vedere il video 10 cose che devi sapere sulla depressione.
Gli effetti
Gli effetti della depressione e della tristezza sono differenti sia dal punto di vista dell’intensità che della durata.
La tristezza può farti fare le cose con meno entusiasmo. Quando si è triste si può sperimentare un momentaneo calo delle energie e quindi avere meno voglia di impegnarsi.
La persona triste può rimanere “bloccata” per pochi giorni. La tristezza può interferire in maniera limitata sulla quotidianità.
Gli effetti della depressione sono differenti.
La persona depressa tende ad avere poca energia fisica e mentale. Questo porta la persona a non impegnarsi nelle attività quotidiane. Gli effetti della depressione perdurano nel tempo e non si risolvono nell’arco di qualche ora o di qualche giorno.
La depressione può interferire enormemente con le attività quotidiane. La persona che soffre di questo problema può non avere energia per affrontare le piccole commissioni quotidiane e, nei casi più gravi, neppure per prendersi cura di se stessa.
Causa
Nella maggior parte dei casi la persona triste riesce a riconoscere la causa della propria tristezza. Un evento (lutto, problemi relazionali, licenziamento) possono portare la persona ad essere triste per diverso tempo. La tristezza è solitamente causata da una situazione specifica e non influenza tutte le aree della vita.
Ad esempio, posso essere triste perché ho fatto un incidente con la macchina ma felice per la famiglia che ho.
Ad alcune persone può capitare di sentirsi tristi senza una causa identificabile. La tristezza, in questo caso, viene positivamente influenzata da esperienze positive.
All’opposto la depressione ha cause più profonde e riguarda la visione generale della vita. Il disturbo depressivo influenza tutte le aree della vita. La persona affetta da depressione può avere una visione negativa di sè, degli altri e del futuro.
Anche quando la depressione è definita reattiva le sue cause sono molto più profonde. La parola “reattiva” si riferisce all’evento scatenante ma le radici della sofferenza sono molto più profonde.
Un esempio classico è l’uomo che perde il lavoro. Dopo questo evento cade in un profondo senso di sconforto. La depressione, scatenata dal licenziamento, è causata da come l’uomo ha vissuto l’esperienza. Può aver pensato di essere un incapace, un fallito, un mezzo-uomo, di non valere. Le etichette che l’uomo si attribuisce sono alla base della depressione e del suo perdurare.
Oggettività
La tristezza è un’esperienza soggettiva che tutti noi possiamo provare. Con questo non voglio assolutamente sminuire la sofferenza della persona che prova questa emozione. Ma è importante sottolineare che la tristezza è un vissuto differente tra persona e persona.
La depressione è una diagnosi che un professionista può fare dopo aver valutato parametri oggettivi. Il professionista basa la sua valutazione su sintomi e caratteristiche oggettive. Per questo motivo è bene non affidarsi all’auto-diagnosi attraverso i sintomi letti online.
Il processo diagnostico è complesso e non si ferma alla semplice raccolta dei sintomi. Purtroppo, molte persone credono che la diagnosi sia una specie di punteggio a caselle, si prende un elenco di sintomi e si dice “ce l’ho”, “non ce l’ho”. Le cose sono ben diverse. Se vuoi capire se hai un momento di tristezza o soffri di depressione chiedi aiuto ad un professionista.
Nell’articolo ti ho spiegato le caratteristiche della tristezza e depressione e le differenze principali. Spero possa esserti utile a non cadere nella trappola dell’autodiagnosi. Se hai dei dubbi, parlane con un professionista.