Come puoi leggere dal titolo dell’articolo, oggi voglio affrontare un argomento che interessa molte persone e che discuto spesso in terapia: prendere delle decisioni. Ti è mai capitato di avere difficoltà a prendere delle decisioni? Ti sei mai sentito bloccato? Questo articolo ti aiuterà a capire perché non riesci a fare scelte e cosa ti blocca.
Ho trattato questo argomento anche in alcuni video. Nel video perché hai problemi nel prendere decisioni ti ho spiegato come alcune convinzioni possono bloccarti. Nell’articolo di oggi voglio riprendere l’argomento e approfondirlo in relazione all’ansia e alla paura.
Infatti, capita molto di frequente di lavorare con persone che non prendono decisioni a causa dell’ansia. Ma cosa si nasconde dietro l’ansia?
Giovanni ha deciso di cambiare macchina. Ma quale macchina acquistare? Una piccolina e adatta per la città oppure una più grande e utile per i grandi spostamenti?
Quando gli chiedo cosa lo sta bloccando nella decisione, Giovanni mi dice “voglio fare la scelta giusta. Voglio prendere la decisione più azzeccata”.
La risposta di Giovanni è la stessa che spesso ti dici anche tu quando ti blocchi davanti ad una decisione.
Molte persone rimangono bloccate a causa della ricerca della scelta giusta.
Perché non riesci a fare scelte giuste
Ti è capitato di pensare di “dover fare” la scelta giusta? Come ti sei sentito in quella situazione? Come ti sei comportato?
La maggior parte delle persone che vanno alla ricerca della scelta giusta iniziano a vagliare mentalmente (a volta, anche per iscritto) tutte le possibili scelte e le possibili conseguenze delle decisioni.
L’idea di dover prendere la decisione giusta blocca moltissime persone.
Proviamo a riflettere. Esiste la decisione giusta?
Purtroppo, in molti credono che esista la scelta giusta in assoluto e tutte le altre decisioni siano sbagliare. Questo atteggiamento tutto o nulla porta molte persone a valutare continuamente i possibili esiti delle proprie decisioni.
La realtà è che non c’è una scelta giusta o sbagliata in assoluto. Ogni decisione contiene un margine di errore. Qualunque scelta tu faccia ha delle conseguenze positive ed altre negative.
Purtroppo, la difficoltà ad accettare che la decisione possa avere delle conseguenze negative porta molte persone a rimanere ferme.
Nel timore di non fare la scelta giusta le persone rischiano di non prendere nessuna decisione.
È quello che è successo a Sara che, bloccata dall’idea di prendere la decisione giusta, non riusciva a lasciare il marito. Lui l’aveva tradita e più volte le mancava di rispetto. Lei era infelice nella relazione e lui non voleva affrontare i problemi. Per lui “andava bene così”.
Lei si chiedeva in continuazione: “è giusto lasciarlo? E se poi cambia? È giusto interrompere una relazione di 15 anni perché lui è fatto così? Se lo lascio e non trovo nessuno? Forse dovrei trovare un altro modo per affrontare la relazione. Se lo lascio rimango sola”.
Mentre si ripeteva in continuazione le stesse domande e cercava di valutare meglio la situazione passavano gli anni e la decisione si faceva sempre più difficile.
Decisioni e perfezionismo
L’idea di “dover prendere la decisione giusta” nasce da un atteggiamento perfezionistico che le persone hanno nei confronti della vita.
L’idea che ci sia la scelta giusta lascia trasparire che l’altra decisione sia sbagliata.
Ciò non è assolutamente vero.
Tra il nero e il bianco ci sono infinite sfumature di colore. Se impariamo ad osservare queste sfumature ci sarà anche più semplice prendere delle decisioni.
Valutare le decisioni come totalmente sbagliate o totalmente giuste è scorretto.
Noi non abbiamo la possibilità di sapere come andranno le cose in futuro. Di conseguenza, non possiamo prevedere come le situazioni evolveranno in base alla nostra decisione. La scelta che oggi ci sembra giusta domani può rivelarsi negativa.
L’idea perfezionistica che esiste una decisione totalmente corretta può scatenare intense sensazioni di ansia a causa della possibilità di sbagliare.
Quando una persona ha queste convinzioni si attiva il sistema dell’allerta perché vi è lo spauracchio dell’errore.
Il perfezionismo amplifica l’ansia perché anche il minimo errore è percepito come qualcosa da evitare assolutamente. Sbagliare diventa qualcosa di intollerabile che dimostra “quanto siamo stupidi o incompetenti”.
Infatti, molte persone interpretano le decisioni come una valutazione del loro grado di adeguatezza, intelligenza o valore.
Sbagliare non è un semplice errore, ma viene percepito come un giudizio sulla propria persona e sulle proprie competenze.
Le decisioni e il proprio valore personale
Silvana è una donna che tiene molto al proprio abbigliamento e alla propria immagine. Invitata ad un matrimonio ha cercato un vestito che valorizzasse le sue forme. La scelta delle scarpe è stato il vero dilemma. Doveva scegliere tra due scarpe differenti. Dopo un lungo periodo di esitazione e dubbio ha preso la sua decisione.
La seduta dopo l’evento mi ha parlato di come le scarpe le avevano fatto male e ha iniziato a dire che non era stata “capace di prendere la decisione giusta”. Sosteneva che se fosse stata più intelligente non avrebbe commesso un errore simile ma avrebbe valutato meglio.
Nel ragionamento di Silvana possiamo notare due errori di ragionamento che spesso facciamo in maniera inconsapevole.
Il primo errore sta nell’associare la propria intelligenza e il proprio valore alla decisione che abbiamo preso. Come ti ho spiegato precedentemente le nostre decisioni, giuste o sbagliate, non determinano il nostro valore personale e la nostra intelligenza. Tutti commettiamo degli errori. Pretendere da noi stessi di non commetterli significa dimenticare che siamo esseri umani. Gli esseri umani sono imperfetti e, di conseguenza commettono errori.
Un altro errore commesso da Silvana è pensare che con maggiore riflessione si possano evitare sbagli. Questo ragionamento è alla base dell’atteggiamento rimuginativo di tantissime persone. Vi è la convinzione che pensando e ripensando alla situazione si possa evitare qualunque possibilità di errore. Ciò non è assolutamente vero.
Quando prendiamo delle decisioni possiamo valutare le situazioni in base al nostro punto di vista e alle conoscenze che abbiamo. Una cosa che si sottovaluta di frequente è il fatto che non tutto è sotto il nostro controllo.
Possiamo ponderare con attenzione ogni scelta ma la realtà è che non avremo mai sotto controllo tutte le variabili che entrano in gioco.
Perché non riesci a fare scelte: accetta la tua imperfezione
Se vuoi iniziare a prendere decisioni con più tranquillità è fondamentale che tu prenda consapevolezza che non sei perfetto. Puoi ponderare le scelte in maniera accurata ma si saranno sempre delle variabili esterne che possono influenzare l’esito degli eventi.
Pretendere di avere tutto sotto controllo significa predisporsi alla frustrazione.
Puoi prendere le decisioni in base a quello che sai in quel momento ma non puoi sapere come andranno le cose in futuro.
Un altro aspetto non meno importante è non legare il tuo valore personale a eventuali errori. Possiamo cercare di fare del nostro meglio ma può accadere che le cose non vadano come le desideravamo.
Un eventuale esito negativo o una eventuale decisione sbagliata non ci rendono persone di minor valore, persone stupide o incapacità.
Quando ti senti bloccato e ti chiedi perché non riesci a fare scelte, rifletti su quello che pensi di te stesso e del tuo valore. È fondamentale distinguere il nostro valore e le nostre capacità dalle decisioni che prendiamo.
Sono debole e preferisco non fare scelte. Poi ad un ritiro spirituale (ho fatto anche questo a fine agosto del 2022) il relatore ha detto di non fare scelte, finché non si è parlato con Dio (non so cosa c’entri ma mi viene di scriverlo