3 Strategie per accettarsi

3 Strategie per accettarsi

Una delle maggiori cause della bassa autostima è la mancata accettazione di sé. In questo breve articolo vorrei proporti 3 strategie per accettarsi.

Accettarsi non significa “gonfiare” la propria autostima in maniera esagerata e irrealistica. L’autoaccettazione vuol dire slegare la valutazione che hai di te stesso (autostima) da misure o valutazioni esterne a te.
Se poni l’idea chiave di te stesso in relazione alle valutazioni degli altri o a fattori esterni (soldi, carriera) la tua autostima avrà sempre un andamento discontinuo (up and down), in quanto i fattori esterni possono variare.

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3 Strategie per accettarsi

Per migliorare la propria auto-accettazione voglio proporti tre strategie:

SMETTI DI AUTODENIGRARTI

3 Strategie per accettarsiCome hai potuto leggere in altri miei articoli, il nostro dialogo interiore influenza notevolmente il nostro stato d’animo e le nostre emozioni.
In sintesi, il significato che attribuiamo agli eventi e quello che diciamo a noi stessi influisce su ciò che proviamo circa quegli eventi.
Il modo con cui ti volgi a te stesso può avere un forte impatto sull’idea che hai di te stesso.
Se vuoi smetterla di autodenigrarti comincia ad evitare di valutarti con etichette globali. Le persone spesso si definiscono perdenti, idioti, falliti, incapaci. Se anche a te capita di descriverti utilizzando questi termini, cerca di limitarli chiedendoti: “In cosa esattamente ho fallito/sono stato incapace/perdente?“. Ponendoti questa domanda, limiti la tua etichetta ad eventi specifici e ti accorgerai di altre situazioni nelle quali sei stato efficiente, capace, vincente.

SII IL TUO MIGLIORE AMICO

Le persone che non si accettano tendono a valutare le situazioni e le abilità utilizzando un doppio standard (due pesi e due misure).3 Strategie per accettarsi
Molti individui valutano i loro amici secondo uno standard completamente diverso e spesso più tollerante di quello che usano per stimare se stessi.
Quando valuti i tuoi errori e i tuoi comportamenti prova ad utilizzare il “metro” che useresti con il tuo migliore amico.
Chiedi a te stesso se la critica (o la punizione) che ti sei inflitto è commisurata all’errore. Hai un atteggiamento giusto nei confronti di te stesso? Sei troppo rigido? Se un mio amico si fosse comportato nella stessa maniera cosa gli avresti detto?

Leggi anche Perche non mi sento amata?

PARLA CON IL TUO BAMBINO INTERIORE

3 Strategie per accettarsiUn bambino si rivolge al proprio padre e chiede di poter partecipare ai giochi sportivi del proprio istituto scolastico. Cosa gli risponde il padre?
Un padre affettuoso non direbbe mai al proprio figlio di lasciar perdere perché è un incapace; molto probabilmente lo inciterebbe ad impegnarsi e a tentare, in aggiunta gli direbbe che gli vuole bene a prescindere dal risultato che otterrà.
Quando ti trovi ad affrontare una sfida come ti rivolgi a te stesso? Come un genitore affettuoso o un critico spietato?
Provate ad essere più comprensivo nei suoi confronti, ad accettare i tuoi limiti motivandoti ad andare avanti.

Spero che questi spunti di riflessione e queste strategie di siano utili per migliorare l’accettazione nei tuoi stessi confronti.

Scrivi nei commenti cosa fai per amare te stesso. Scrivendo nei commenti dell’articolo, avremo una “raccolta” di altre strategie utili promuovere l’autoaccettazione.

4 commenti su “3 Strategie per accettarsi”

  1. Antonella Cingolani

    Mi accetto per quel ke sono
    Ma nn mi accetto quando arriva la paura e i sintomi fisici.
    In quei momenti mi sento fragile e sminuita a tal punto di dover dipendere per forza da qualcuno le mie certezze crollano in un attimo devastandomi

    1. Dr. Collevecchio

      Purtroppo, non accettare i sintomi, probabilmente, non fa altro che aggravare i malessere.
      La difficoltà ad accettare i sintomi può essere dovuta alla tendenza ad attribuire ad essi significati eccessivamente negativi (l’essere fragili, sminuito e il dover dipendere da qualcuno).
      Per imparare ad accettare i sintomi bisogna evitare di attribuire ad essi significati negativi.

  2. Buongiorno dottore e grazie del suo articolo. Io sono il mio miglior amico. Ci sono sempre per me stesso e comunque non mi isolo dagli altri. Un uomo non può essere un isola. Bello anche il lavoro sul bambino interiore che è sempre presente in ogni gesto della nostra vita.

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