6 Forme di manipolazione affettiva

Sul mio Canale YouTube ti ho spiegato come riconoscere un manipolatore affettivo. Con questo articolo voglio approfondire l’argomento è spiegarti quali sono le 6 forme di manipolazione affettiva più frequenti.

A tutti noi è capitato di essere vittime di un manipolatore affettivo. Solo in un momento successivo abbiamo preso consapevolezza di essere caduti nella sua rete.

A te è mai capitato di essere vittima di un manipolatore o di una manipolatrice? Fammi sapere nei commenti se ti è capitato.

Ma prima di andare avanti e capire quali sono le 6 forme di manipolazione affettiva, credo che sia importante capire cosa si intende per manipolazione affettiva.

Il manipolatore affettivo è colui che cerca di controllare le emozioni, i comportamenti e gli atteggiamenti altrui per un proprio tornaconto.

È importante sottolineare che possiamo essere vittime di un manipolatore affettivo in tutti gli ambiti: lavorativo, sentimentale, amicale.

La persona manipolatrice cerca di ottenere ciò che desidera senza tener conto delle esigenze e dei desideri delle altre persone. L’idea di base è che la propria volontà e i propri bisogni siano più importanti di quelli altrui.

Come ti spiegherò più avanti, il manipolatore utilizza diverse strategie relazionali per sottomettere emotivamente e psicologicamente la sua vittima.

Ecco le 6 forme di manipolazione affettiva di cui devi essere consapevole.

6 forme di manipolazione affettiva

Senso di colpa

Come ti ho illustrato in altri articoli, il manipolatore affettivo utilizza il senso di colpa per far fare all’altra persona ciò che lui desidera.

Alcune volte, si cerca di far sentire in colpa l’altra persona parlando del proprio dolore e di come alcuni atteggiamenti lo facciano stare male.

Claudia voleva assolutamente che Gloria le prestasse un abito per una serata con le amiche. Essendo un abito importante Gloria era titubante. Pur di ottenere il suo scopo, Claudia ha iniziato a dirle di come si sentirebbe a disagio con un altro vestito. In aggiunta, ha sottolineato che un’amica è disponibile a condividere le sue cose per non far soffrire l’altra. Attraverso queste argomentazioni, Claudia ha generato un profondo senso di colpa in Gloria, che alla fine ha desistito e prestato l’abito.

L’atteggiamento del manipolatore può rientrare in quello che viene definito stile passivo-aggressivo. Attraverso l’atteggiamento passivo, la persona manipolatrice cerca di ottenere ciò che vuole.

Trarre vantaggio dalle insicurezze

Per manipolare in maniera efficace, la persona cerca di conoscere i punti deboli degli altri. Puntare sulle insicurezze e sulle debolezze altrui è la strategia migliore che il manipolatore utilizza per far capitolare la volontà altrui.

Per difendersi da questo genere di trappola è importante essere consapevoli di se stessi e dei propri punti deboli. Attraverso una profonda autoconsapevolezza, la persona riesce a riconoscere quando l’altro sta sfruttando i propri punti deboli.

Tutti abbiamo insicurezze e punti deboli ed è fondamentale fare in modo che gli altri non li sfruttino.

Franco è sempre stato una persona molto altruista e si è sempre prodigato per il benessere altrui. Purtroppo, questo atteggiamento lo ha reso particolarmente predisposto alle manipolazioni di un’amica. Ogni volta che Sara doveva risolvere un problema, o desiderava qualcosa, chiedeva aiuto a Franco. Lei era consapevole che lui non le avrebbe detto di no e si sarebbe caricato dell’impegno.

Le persone manipolatrici riescono a rintracciare i punti deboli altrui e sfruttarli per le proprie esigenze.

Cambiare i criteri6 forme di manipolazione affettiva

La persona manipolatrice ha la tendenza a cambiare i criteri di valutazione in base alle proprie esigenze e allo scopo di avere un vantaggio.

Ad esempio, Luca rimprovera la compagna di essere sempre assente e non attenta alle sue esigenze. Giusy, sentitasi ferita, cerca di essere più presente nella vita del ragazzo con telefonate, messaggi e spunti di conversazione. Quando si trovano a discutere nuovamente, lui la rimprovera dicendole che è assillante e troppo asfissiante. Giusy si sente sbagliata.

Questa strategia manipolativa ha un doppio scopo. Il primo è quello di avere ragione e far sentire la vittima in torto. Attraverso il cambio dei criteri di valutazione la persona manipolata si sente di aver sbagliato. Nei casi più gravi, come quello di Giusy, la vittima inizia a pensare di essere sbagliata.

Una seconda conseguenza importante è che la vittima si sente nel caos, non riesce più a riconoscere ciò che è giusto e sbagliato. Non avendo dei criteri fermi di valutazione si affida completamente alle idee e alle regole del manipolatore. Questo atteggiamento concede a quest’ultimo ulteriore potere di manipolare.

Manipolare la realtà

I manipolatori affettivi hanno la capacità di distorcere la realtà per il proprio tornaconto. Pur di raggiungere il suo scopo, la persona manipolatrice altera la realtà cercando di propinare alla sua vittima la realtà che le è più congeniale.

La persona manipola le situazioni e gli eventi sfruttando la memoria debole degli altri oppure l’ambiguità di alcune situazioni o frasi.

Fabrizio e Luigi stanno organizzando una serata in discoteca. Il locale nel quale vogliono andare a ballare dista una cinquantina di chilometri dal loro paese. Quando hanno deciso di andare nessuno ha spiegato chi dovesse portare la macchina. In un momento successivo, Fabrizio ha convinto Luigi che quest’ultimo si era reso disponibile a portare la sua macchina. Luigi non ricordava con precisione la situazione ma, notando l’amico sicuro di sé, accettò di fare il viaggio con la sua macchina.

La persona manipolatrice ha la capacità di mostrarsi molto sicura di sé anche quando sta distorcendo la realtà. Questo aspetto rende la vittima più insicura e facilmente influenzabile.

Sminuire i problemi altrui

I problemi altrui possono rappresentare, per il manipolatore, un grande limite. Quando una persona ha delle difficoltà o è presa da preoccupazioni è meno vulnerabile alle esigenze altrui. Nei momenti di difficoltà la persona tende a dare la precedenza alle proprie preoccupazioni. Questo atteggiamento impedisce alla persona manipolatrice di attuare i suoi giochi. Di conseguenza, pur di raggiungere i suoi obiettivi, il manipolatore affettivo sminuisce le difficoltà altrui.

6 forme di manipolazione affettivaAlcune volte sminuire le esigenze altrui ha lo scopo di mettere in luce i propri problemi. Attraverso questa strategia, il manipolatore cerca di far sentire in colpa la sua vittima. Il manipolato può iniziare a credere di essere un egoista perché si sta interessando a problemi secondari quando vicino ha una persona con difficoltà più importanti.

Complimenti eccessivi

La persona manipolatrice può utilizzare un atteggiamento ossequioso al fine di conquistare la fiducia altrui. Questa strategia è utilizzata in particolar modo verso le persone insicure. I complimenti sono visti come segno di stima. La persona vittima può percepire il manipolatore come un vero amico che vuole aiutarlo. Ricevere complimenti fa piacere a tutti e per alcune persona può essere una fonte di grande ed eccessiva gratificazione. La vittima non sente che sta cadendo nella rete del manipolatore ma pensa di aver trovato un vero amico.

La relazione speciale fa sentire il manipolato in dovere verso l’amico e, quindi, cerca di soddisfare tutte le sue esigenze e le sue volontà.

 

Come ho detto all’inizio di questo articolo può capitare a tutti di essere vittime di un manipolatore affettivo.

Spero di averti dato di strumenti per riconoscere i 6 forme di manipolazione affettiva più frequenti. Grazie alla nuova consapevolezza potrai riconoscere quando la tela del ragno manipolatore si stringe intorno a te.

Se vuoi approfondire, leggi:

 

4 commenti su “6 Forme di manipolazione affettiva”

  1. La ringrazio Dttore.
    L’articolo é molto interessante.Mi piacerebbe dottore un consiglio per quanto riguarda ai bambini.E difficile per la persona che ha scoperto che vive con il narciscista , accettare il tutto. Come posso spiegare questo ai figli? Se sono piccoli.Anche perche la persona che é narcicista cercherá in qualche modo convincere ai figli che é stato la vittima e non il vittimario.

    1. Dr. Collevecchio

      Sicuramente non si può spiegare il narcisismo ai bambini. Quello che consiglio di fare è proporre ai bambini uno stile relazionale sano e schietto. Se noi ci mostriamo aperti e sinceri. I bambini percepiscono e comprendono meglio gli aspetti emotivi rispetto ai ragionamenti.

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